Il Territorio

Il nome Ardara, nel Medioevo Ardar, è probabilmente di origine paleosarda o latina "arduum" che significa luogo arduo, erto. Nel centro abitato e in tutto il territorio comunale vi sono testimonianze archeologiche che indicano frequentazioni dalla preisto

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Descrizione

Il territorio del comune di Ardara si estende nella Sardegna Settentrionale, su una superficie di 38,607 km quadrati, altitudine 324 m con una popolazione di 822 abitanti. Il territorio è inserito in un sistema collinare dove prevalgono i substrati sedimentari, soprattutto calcari, sui quali in ere geologiche più recenti si sono sovrapposte colate laviche varie. Il paese è circondato da alcuni rilievi come Monte Cheja (420 m.) e Salto di Binza (490 m.). La presenza dell'acqua, grazie ad alcuni affluenti del Rio Mannu di Ozieri, rende il suo terreno abbastanza fertile.
L'economia del paese è prevalentemente agro-pastorale.
Il paese sorge su un piccolo rilievo e la sua parte storica è circondata da edifici moderni che si affacciano su vie larghe e ben alberate, la maglia urbana è lineare e ordinata, costituita prevalentemente da edifici unifamiliari a uno o due piani con giardino.

Cenni storici

Il nome Ardara, nel Medioevo Ardar, è probabilmente di origine paleosarda o latina "arduum" che significa luogo arduo, erto.
Nel centro abitato e in tutto il territorio comunale vi sono testimonianze archeologiche che indicano frequentazioni dalla preistoria all'epoca romana. Il ritrovamento di alcuni frammenti di ceramica documentano la presenza dell'uomo nel territorio a partire almeno dalla fine del IV millennio a.C. Consistente e diffusa sul territorio è la presenza dell'uomo a partire dall'età del Bronzo, documentata da almeno 27 nuraghi, l'età punica è indiziata esclusivamente finora dalla segnalazione del rinvenimento di monete con "cavallo" presso il nuraghe Scala de Boes. Più consistenti sono i resti di Età romana, recenti scavi archeologici infatti hanno portato alla luce, sull'altipiano di San Pietro, le antiche vestigia di un insediamento romano e molti reperti dell'epoca.
Il periodo di maggior splendore fu quello medioevale. Dal secolo XI e fino al 1272, infatti, Ardara, e la curatoria omonima, fece parte del Giudicato di Torres di cui fu anche capitale. Nel 1107 fu consacrata la basilica di Nostra Signora del Regno che divenne cappella palitina del giudicato, sede vescovile e luogo in cui si incoronavano i sovrani e talvolta si tumulavano le loro spoglie. Le vicende del giudicato si inserirono prepotentemente nella storia della penisola italiana quando l'imperatore Federico II di Svevia, sovrano delle due Sicilie scelse Adelasia, regina di Torres, quale moglie di suo figlio Enzo pur di ottenere per lui il trono logudorese. La corte di Ardara divenne così uno dei più prestigiosi centri d'Europa e punto di attrazione per personaggi letterari e politici del tempo. Nel 1259, con lo smembramento del giudicato, la curatorìa passò dapprima ai Doria e poi sotto il giudicato d'Arborea.
Nel paese sono presenti le seguenti infrastrutture:

  • scuola materna e elementare;
  • campo di calcio;
  • vasca natatoria;
  • campi sportivi;
  • ristoranti;
  • bar;
  • struttura ricettiva di prima accoglienza turisti;
  • centro storico culturale;
  • mattatoio comunale;
  • museo giudicale;
  • giardini pubblici;
  • parcheggio pullman

Modalità di accesso:

Accessibile a piedi o su ruota tramite strada asfaltata

Indirizzo

Contatti

  • Telefono: 079400066
  • Email: protocollo@comune.ardara.ss.it

Pagina aggiornata il 25/06/2024